Suoni
Archivio BBC di suoni e rumori.
Contiene oltre 16.000 registrazioni di suoni e rumori con una funzione di ricerca utile e efficace.
Archivio BBC di suoni e rumori.
Contiene oltre 16.000 registrazioni di suoni e rumori con una funzione di ricerca utile e efficace.
Atsuhiko, Gondai, Mass, The seven words, Good Friday procession, Lumen Christi
Hiroshi, Nakamura
Hiroyuki, Ito, Xagna, Salamander
Hitomi, Kaneko, Tristesse, Miyabi, Rayon vert, Un jour avec le piano
Karen, Tanaka, Anamorphose, Lilas, Chrystalline, Jardin des herbes, Initium, Wave mechanics,
Keiko, Fujiie, Trio, Maria no hobone, Beber
Toshiro, Saruya, Fiber of the breath, Toku no cho (Projection orbit)
Satoshi, Minami, Fresco, Francesco Parmigianino no te, Tsuki no jijoden Contagious signs
Ushio, Torikai, Go where?, Ungen
Continua…
Adams, John, Harmonielehre
Adès, Thomas, Asyla
Berio, Luciano, Folk Songs
Boulez, Pierre, Le Marteau sans maître
Britten, Benjamin, Peter Grimes, Sogno di una notte di mezz’estate, Suite per violoncello
Cage, John, Silence
Carter, Elliot, Quartetti
Feldman, Morton, Rothko Chapel
Golijov, Osvaldo, Ayre
Haas, Georg Friedrich, in vain
Glass, Philipp, Music in Twelve Parts, Einstein on the Beach (vedi anche il film Koyaanisqatsi)
Gubajdulina, Sofija, Offertorium
Harrison, Lou, Chamber and Gamelan Works
Kurtág, György, Stele
Lieberson, Peter, Neruda Songs
Ligeti, György, Atmosphères, Lontano, Requiem
Lutoslawski, Witold, Sinfonia n.3
Messiaen, Olivier, Quartetto per la Fine dei Tempi, Des Canyons aux étoiles…, San François d’Assise
Paert, Arvo, Tabula Rasa
Potter, Keith, Four Musical Minimalists
Riley, Terry, In C, Music for 18 Musicians
Saariaho, Kaija, L’Amour de loin
Stockhausen, Karlheinz, Gruppen
Takemitsu, Toru, Musica da camera
Xenakis, Iannis, musica per orchestra e da camera
Continua…
L’editore Postmedia pubblica, per la cura di Robin Maconie, le trascrizioni del ciclo di conferenze sulla “neue Musik”, che Karlheinz Stockhausen tenne a Londra nell’anno 1972.
Di questa pubblicazione, semplicemente intitolata “Sulla musica”, da conto Francesco Peri sull’Indice dei libri di Luglio/Agosto, rievocando l’atmosfera febbrile e carica di attese di quei tempi. La grande illusione del tempo nuovo della musica (e non solo) di cui Stockhausen fu il profeta.
La preziosa documentazione video di quelle conferenze è disponibile nel catalogo della Stockhausen Verlag.
Da allora molto è andato perduto, anzitutto la possibilità di crederci e di costruirlo, quel futuro. Peri parla di un sogno ancora parzialmente inesplorato e forse destinato a restare tale. Un “forse” a cui, in un istante di irriflesso desiderio, vorremmo aggrapparci con tutte le nostre forze… anche se sappiamo troppo bene che la via del ritorno è impraticabile, nemmeno quella (forse) del ritorno al futuro.
“Now there is no taboo; everything is allowed. But one cannot simply go back to tonality, it’s not the way. We must find a way of neither going back nor continuing the avant-garde. I am in a prison: one wall is the avant-garde, the other wall is the past, and I want to escape.”
– György Ligeti –
Che cos’è l’Hotel de l’Ocean? Eccomi di fronte a questa domanda come di fronte a un foglio bianco o di fronte all’Oceano di Solaris. Se cercassi di interrogare il bianco del foglio o lo sciabordio delle onde finirei col restare in silenzio. Ma l’Hotel de l’Ocean è anche questo, il tentativo di trovare un punto d’appoggio, un capo della matassa (θάλασσα ?), un a: ah: ha: hamm: anfang: ….
L’Hotel de l’Ocean è un’intenzione, un desiderio, anzitutto il desiderio di andare oltre il suo principio: questo inizio, che è così incerto.
Da dove nasce questo desiderio? Domanda troppo difficile e comunque oziosa. Una domanda più produttiva è: da dove rinasce? La risposta è più semplice: dalla lettura di “Luciano Berio. Intervista sulla musica.” (a cura di Rossana Dalmonte, edito da Laterza). Un libro che da troppi anni attendeva su uno scaffale della mia libreria. Lo cito nell’intestazione di questo blog: “…delle cose vere e storicamente responsabili e non cose finte e immemori.”
Ecco che il desiderio è diventato qualcosa di più, è diventato un’esigenza. Il bisogno di ritrovare qualcosa che è andato smarrito.
A guardare troppo lontano però, l’unica cosa concreta è il rischio di perdersi nei propri sogni e non combinare un bel nulla…
Perciò, per ora, l’Hotel de l’Ocean sarà questo: il diario di un apprendistato musicale.
Archivio Luigi Nono – http://www.luiginono.it
Centro Studi Luciano Berio – http://www.lucianoberio.org
Come tutte le metropoli era costituita da irregolarità, avvicendamenti, precipitazioni, intermittenze, collisioni di cose e di eventi, e, frammezzo, punti di silenzio abissali; da rotaie e terre vergini, da un gran battito ritmico e dall’eterno disaccordo e sconvolgimento di tutti i ritmi…