Che cos’è l’Hotel de l’Ocean?

Che cos’è l’Hotel de l’Ocean? Eccomi di fronte a questa domanda come di fronte a un foglio bianco o di fronte all’Oceano di Solaris. Se cercassi di interrogare il bianco del foglio o lo sciabordio delle onde finirei col restare in silenzio. Ma l’Hotel de l’Ocean è anche questo, il tentativo di trovare un punto d’appoggio, un capo della matassa (θάλασσα ?), un a: ah: ha: hamm: anfang: ….

L’Hotel de l’Ocean è un’intenzione, un desiderio, anzitutto il desiderio di andare oltre il suo principio: questo inizio, che è così incerto.

Da dove nasce questo desiderio? Domanda troppo difficile e comunque oziosa. Una domanda più produttiva è: da dove rinasce? La risposta è più semplice: dalla lettura di “Luciano Berio. Intervista sulla musica.”  (a cura di Rossana Dalmonte, edito da Laterza). Un libro che da troppi anni attendeva su uno scaffale della mia libreria. Lo cito nell’intestazione di questo blog: “…delle cose vere e storicamente responsabili e non cose finte e immemori.”

Ecco che il desiderio è diventato qualcosa di più, è diventato un’esigenza. Il bisogno di ritrovare qualcosa che è andato smarrito.

A guardare troppo lontano però, l’unica cosa concreta è il rischio di perdersi nei propri sogni e non combinare un bel nulla…

Perciò, per ora, l’Hotel de l’Ocean sarà questo: il diario di un apprendistato musicale.

 

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